Riforma 2016 delle tariffe in bolletta elettrica: costi legati al consumo reale, meno spese fisse, niente scaglioni per le famiglie, nessuna novità per le imprese: nuove regole e calcoli.
Costi energia
Dal 2016 la riforma delle tariffe elettriche semplifica la bolletta razionalizzando i costi fissi (oggi il 40% della spesa): la tariffa unica riguarda solo le famiglie, mentre per PMI, altre imprese e utenze diverse da quelle domestiche il sistema tariffario resta quello attuale (comprese le misure taglia bollette del Dl Competitività 2014). Per i privati, nel giro di tre anni sarà portata a termine l’attuazione della Direttiva UE 27/2012 recepita dal DL 102/14, per garantire trasparenza e costi basati sul consumo reale.
Riforma bolletta
Quando la riforma sarà a regime, a fine 2018, la parte di bolletta che dipenderà dall’energia consumata salirà al 75%, con la riduzione dei costi fissi al 75%, uguali per tutti. Saranno tutelate le famiglie a basso reddito, attraverso un ammortizzatore che ridurrà qualsiasi effetti negativo. La riforma è graduale: nel 2016 sara ridotta del 25% l’entità dei sussidi incrociati della parte fissa della bolletta,
nel 2017 ci sarà la piena applicazione della tariffa non progressiva sui servizi di rete e sarà effettuato il primo intervento sugli oneri di sistema, nel 2018 la riforma entrerà a regime.
Ll’Authority per l’Energia, spiega che ogni utente: «pagherà in modo equo per i servizi che utilizza e la gradualità permetterà di evitare eccessivi effetti su chi oggi con bassi consumi paga un po’ meno: ora andrà a pagare l’esatto corrispettivo per il servizio che usa, non più agevolato, ma congruente con i costi. Per tutti gli altri, chi deve consumare di più, ad esempio le famiglie numerose o chi abita in aree non metanizzate, ci sarà una sostanziale riduzione del sovra-costo fino ad oggi sopportato».
Istruzioni per l'uso: come calcolare la tariffa
Ecco i calcoli sull’impatto della riforma su diverse tipologie di famiglia.
L’utente medio (consumi medi di 2.700 kWh all’anno e una potenza di 3 kW) spenderà 0,9 euro in più al mese nel 2016, 0,09 euro nel 2017 e 0,76 euro al mese nel 2018, per una variazione totale stimabile tra gennaio 2015 e 2018 di +21 euro. La spesa media annuale passerebbe così dai 505 euro a 526 euro. Per le famiglie numerose (consumi medi di 3.200 kWh/anno), il risparmio stimato complessivo in questi tre anni sarebbe di circa 46 euro, poiché la bolletta annua scenderebbe dai 668 euro a 622 euro. Le famiglie monocomponenti non bisognose, con ad esempio consumi medi di 1.500 kWh/anno, registrerebbero gradualmente un impatto, comprensivo di tasse, di 2 euro al mese nel 2016, di 3,7 euro al mese nel 2017 e di 0,6 euro al mese nel 2018, con la spesa media che passerebbe da 256 euro nel 2015 a 334 euro nel 2018 (+78 euro).
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